Negli ultimi anni abbiamo assistito a un veloce sviluppo degli allenamenti cosi detti “funzionali”, cioè allenamenti:
"per determinare un adattamento dei sistemi di controllo motorio ed ottimizzare la strategia motoria". L’efficacia dei metodi adottati e la sicurezza per chi si avvicina a questa disciplina motoria è garantita solo da trainer che sappiano applicare protocolli realmente adatti alle condizioni fisiche e alla maturità ginnico-atletica dei propri allievi. FEDERITALIA Settore Fitness ha scelto come referente scientifico e didattico per il Functional Training il maestro Pierluigi Mauro - già attuale Referente Nazionale del Progetto “F.I.PE. Functional Strenght” ed iscritto all’Unione Nazionale Chinesiologi – ideatore del CROSSOUT FUNCTIONAL TRAINING.
Pierluigi Mauro vanta circa trent’anni di esperienza nel settore della Preparazione Atletica ed Attività Fisica. Ingegnere ed ex Ufficiale A.M., nato professionalmente nel mondo della “Federazione Italiana Canoa Kayak”, da oltre quindici anni si occupa di Functional Training avendo iniziato già nel 1998 l’utilizzo dei Kettlebell nelle sessioni di allenamento proposte. E’ Tecnico III Livello “Master Trainer” F.I.PE. con qualifica “Kettlebell Specialist”; ha inoltre conseguito le qualifiche: Kinesis®, Direttore Tecnico & Personal Trainer Technogym® – Group Rowing Instructor Concept2® - Functional Specialist ELAV e Bulgarian Bag® Trainer - Crossfit® ed HKC® Kettlebell Certified Instructor - TRX® Trainer – Tacfit® Certified Field Instructor.
In questa breve intervista tutte le informazioni sul metodo e su i corsi di qualifica per aspiranti Trainer:
D. COME NASCE IL CROSSOUT FUNCTIONAL TRAINING?
R. La mia storia come Tecnico sportivo inizia tanto tempo fa, quando appassionato Istruttore di Canoa Fluviale, trovavo le soluzioni più semplici ed al tempo stesso innovative per le sessioni di allenamento. Era il 1985, lo scenario era quello del Laghetto dell’Eur a Roma e spesso si ricorreva all’ausilio di strumenti di fortuna (secchi zavorrati con cemento, barre di ferro, copertoni etc.) per sopperire la mancanza di sofisticate macchine isotoniche, incompatibili con l’allenamento “outdoor” cui la Canoa, per sua stessa natura, ci imponeva di sottoporci. Il Functional Training è quindi con me da sempre. Negli ultimi anni, la sua diffusione mondiale è stata per me una conferma, più che una scoperta. Ho seguito con passione ed entusiasmo i principali corsi e metodi, proposti dalle più autorevoli Community del settore. Ho imparato tecniche, studiato metodi ed approfondito aspetti scientifici e metodologici. In un lavoro che dura da diversi anni, ho codificato e definito “Crossout Functional Training”, il più completo Metodo di Allenamento Funzionale attualmente presente nel panorama di settore.
D. QUALE È LA CARATTERISTICA CHE DIFFERENZIA IL CROSSOUT DA ALTRI METODI FI FUNCTIONAL TRAINING?
R. “Crossout Functional Training” nasce da un’osservazione e dalla conseguente esigenza. Negli innumerevoli corsi e workshop attualmente disponibili, si da spazio in modo considerevole alle tecniche esecutive degli esercizi, lasciando alla programmazione ed organizzazione degli allenamenti un ruolo secondario. Pochissimi sono gli approcci che si preoccupano di affiancare ad una solida preparazione tecnica e pratica, una altrettanto valida e strutturata preparazione programmatica ed organizzativa.
“Crossout Functional Training” è al contempo un Metodo di insegnamento delle Tecniche esecutive ed un Programma di allenamento basato su precisi criteri di programmazione, periodizzazione e progressione.
Con un portafoglio complessivo di ben 21 protocolli di lavoro e con un compendio di Tools funzionali il più vasto attualmente presente (dai Kettlebell ai Bilancieri, dalle Med Balls alle Funi nautiche, dalle Clubbells agli Elastic Tubes e molti altri ancora), “Crossout Functional Training” è un programma in grado di soddisfare le esigenze di allenamento di qualsiasi realtà – dal Club sportivo al Centro Fitness, dall’Atleta agonista all’Utente di Personal Training), senza ovviamente sottovalutare l’importanza dei movimenti ed esercizi a Corpo Libero.
D. ALCUNE SPECIFICHE SU COSA SI INTENDE PER PROGRAMMAZIONE, PERIODIZZAZIONE E PROGRESSIONE
R. questo Modello di allenamento segue alcune linee guida ben precise:
- Creare un Programma che fosse organizzato, strutturato e validato in modo scientifico (nel luglio 2014 è stato oggetto di uno studio eseguito dall’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport del CONI, per la valutazione dell’impatto metabolico di alcuni Protocolli del Metodo)
- Codificare un ampio numero di Protocolli che, pur assicurando una continua variazione degli stimoli allenanti, assicurasse una progressione nel Volume, Intensità o Difficoltà delle sessioni.
- Dare precise indicazioni sui criteri da seguire nell’organizzazione delle sessioni, senza tuttavia fornire un pacchetto “preconfezionato” che sminuisse il valore del Trainer e le sue competenze tecniche o le sue esigenze specifiche di allenamento
- Offrire un sistema di Programmazione e Periodizzazione che fosse indipendente dai singoli esercizi proposti e mirasse ad un quadro complessivo generale di crescita ed incremento degli allenamenti.
- Assicurare criteri di progressione e regressione ad ogni singola sessione di allenamento, così da consentire la partecipazione a qualsiasi tipologia di utenza.
D. QUALI I VANTAGGI PER IL TRAINER?
R. il “Crossout Functional Training” offre precise linee guida e criteri di organizzazione degli allenamenti, oltre ad un ampio panorama di esercizi e tecniche esecutive. Tuttavia la scelta dei singoli esercizi viene naturalmente lasciata al Trainer, che con il suo bagaglio personale tecnico deve “fare la differenza”.
Nei 21 protocolli proposti, il Trainer può trovare un valido strumento di progressione nella successione delle sessioni di allenamento; questo però non preclude la possibilità di scegliere percorsi ad obiettivo specifico (ad esempio, utilizzando specifici protocolli per un percorso “Dimagrimento” o per un programma di preparazione agonistica)
In sintesi, la versatilità e la libertà di scelta ed organizzazione del Metodo, sono comunque assicurate da linee guida scientifiche e codificate, che consentono di offrire una proposta strutturata, al contempo variegata e stimolante, di impatto altamente positivo sull’utenza.
"per determinare un adattamento dei sistemi di controllo motorio ed ottimizzare la strategia motoria". L’efficacia dei metodi adottati e la sicurezza per chi si avvicina a questa disciplina motoria è garantita solo da trainer che sappiano applicare protocolli realmente adatti alle condizioni fisiche e alla maturità ginnico-atletica dei propri allievi. FEDERITALIA Settore Fitness ha scelto come referente scientifico e didattico per il Functional Training il maestro Pierluigi Mauro - già attuale Referente Nazionale del Progetto “F.I.PE. Functional Strenght” ed iscritto all’Unione Nazionale Chinesiologi – ideatore del CROSSOUT FUNCTIONAL TRAINING.
Pierluigi Mauro vanta circa trent’anni di esperienza nel settore della Preparazione Atletica ed Attività Fisica. Ingegnere ed ex Ufficiale A.M., nato professionalmente nel mondo della “Federazione Italiana Canoa Kayak”, da oltre quindici anni si occupa di Functional Training avendo iniziato già nel 1998 l’utilizzo dei Kettlebell nelle sessioni di allenamento proposte. E’ Tecnico III Livello “Master Trainer” F.I.PE. con qualifica “Kettlebell Specialist”; ha inoltre conseguito le qualifiche: Kinesis®, Direttore Tecnico & Personal Trainer Technogym® – Group Rowing Instructor Concept2® - Functional Specialist ELAV e Bulgarian Bag® Trainer - Crossfit® ed HKC® Kettlebell Certified Instructor - TRX® Trainer – Tacfit® Certified Field Instructor.
In questa breve intervista tutte le informazioni sul metodo e su i corsi di qualifica per aspiranti Trainer:
D. COME NASCE IL CROSSOUT FUNCTIONAL TRAINING?
R. La mia storia come Tecnico sportivo inizia tanto tempo fa, quando appassionato Istruttore di Canoa Fluviale, trovavo le soluzioni più semplici ed al tempo stesso innovative per le sessioni di allenamento. Era il 1985, lo scenario era quello del Laghetto dell’Eur a Roma e spesso si ricorreva all’ausilio di strumenti di fortuna (secchi zavorrati con cemento, barre di ferro, copertoni etc.) per sopperire la mancanza di sofisticate macchine isotoniche, incompatibili con l’allenamento “outdoor” cui la Canoa, per sua stessa natura, ci imponeva di sottoporci. Il Functional Training è quindi con me da sempre. Negli ultimi anni, la sua diffusione mondiale è stata per me una conferma, più che una scoperta. Ho seguito con passione ed entusiasmo i principali corsi e metodi, proposti dalle più autorevoli Community del settore. Ho imparato tecniche, studiato metodi ed approfondito aspetti scientifici e metodologici. In un lavoro che dura da diversi anni, ho codificato e definito “Crossout Functional Training”, il più completo Metodo di Allenamento Funzionale attualmente presente nel panorama di settore.
D. QUALE È LA CARATTERISTICA CHE DIFFERENZIA IL CROSSOUT DA ALTRI METODI FI FUNCTIONAL TRAINING?
R. “Crossout Functional Training” nasce da un’osservazione e dalla conseguente esigenza. Negli innumerevoli corsi e workshop attualmente disponibili, si da spazio in modo considerevole alle tecniche esecutive degli esercizi, lasciando alla programmazione ed organizzazione degli allenamenti un ruolo secondario. Pochissimi sono gli approcci che si preoccupano di affiancare ad una solida preparazione tecnica e pratica, una altrettanto valida e strutturata preparazione programmatica ed organizzativa.
“Crossout Functional Training” è al contempo un Metodo di insegnamento delle Tecniche esecutive ed un Programma di allenamento basato su precisi criteri di programmazione, periodizzazione e progressione.
Con un portafoglio complessivo di ben 21 protocolli di lavoro e con un compendio di Tools funzionali il più vasto attualmente presente (dai Kettlebell ai Bilancieri, dalle Med Balls alle Funi nautiche, dalle Clubbells agli Elastic Tubes e molti altri ancora), “Crossout Functional Training” è un programma in grado di soddisfare le esigenze di allenamento di qualsiasi realtà – dal Club sportivo al Centro Fitness, dall’Atleta agonista all’Utente di Personal Training), senza ovviamente sottovalutare l’importanza dei movimenti ed esercizi a Corpo Libero.
D. ALCUNE SPECIFICHE SU COSA SI INTENDE PER PROGRAMMAZIONE, PERIODIZZAZIONE E PROGRESSIONE
R. questo Modello di allenamento segue alcune linee guida ben precise:
- Creare un Programma che fosse organizzato, strutturato e validato in modo scientifico (nel luglio 2014 è stato oggetto di uno studio eseguito dall’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport del CONI, per la valutazione dell’impatto metabolico di alcuni Protocolli del Metodo)
- Codificare un ampio numero di Protocolli che, pur assicurando una continua variazione degli stimoli allenanti, assicurasse una progressione nel Volume, Intensità o Difficoltà delle sessioni.
- Dare precise indicazioni sui criteri da seguire nell’organizzazione delle sessioni, senza tuttavia fornire un pacchetto “preconfezionato” che sminuisse il valore del Trainer e le sue competenze tecniche o le sue esigenze specifiche di allenamento
- Offrire un sistema di Programmazione e Periodizzazione che fosse indipendente dai singoli esercizi proposti e mirasse ad un quadro complessivo generale di crescita ed incremento degli allenamenti.
- Assicurare criteri di progressione e regressione ad ogni singola sessione di allenamento, così da consentire la partecipazione a qualsiasi tipologia di utenza.
D. QUALI I VANTAGGI PER IL TRAINER?
R. il “Crossout Functional Training” offre precise linee guida e criteri di organizzazione degli allenamenti, oltre ad un ampio panorama di esercizi e tecniche esecutive. Tuttavia la scelta dei singoli esercizi viene naturalmente lasciata al Trainer, che con il suo bagaglio personale tecnico deve “fare la differenza”.
Nei 21 protocolli proposti, il Trainer può trovare un valido strumento di progressione nella successione delle sessioni di allenamento; questo però non preclude la possibilità di scegliere percorsi ad obiettivo specifico (ad esempio, utilizzando specifici protocolli per un percorso “Dimagrimento” o per un programma di preparazione agonistica)
In sintesi, la versatilità e la libertà di scelta ed organizzazione del Metodo, sono comunque assicurate da linee guida scientifiche e codificate, che consentono di offrire una proposta strutturata, al contempo variegata e stimolante, di impatto altamente positivo sull’utenza.