Autore:
Dr. Alessandro Paoli, Nutrizionista, Basic Personal Trainer AltaFormazioneFitness- UsAcli/Coni
Il resveratrolo (3,5,4'-triidrossi-trans-stilbene) è un fenolo , una fitoalessina prodotta naturalmente da alcune piante, in difesa da agenti patogeni quali batteri o funghi.
Molti studi hanno evidenziato un’azione in laboratorio sia antitumorale , antinfiammatoria e di fluidificazione del sangue, che potrebbe quindi limitare l'insorgenza di placche trombotiche e, soprattutto, un ruolo antiossidante, proteggendo infatti le piante stesse dagli stress ambientali quali i raggi UV.
Di queste proprietà benefiche, tuttavia, non sono però ancora chiari tutti i meccanismi di azione. Tale molecola ampiamente diffusa nella frutta, in particolar modo in quella colorata di rosso, avrebbe anche notevoli effetti nel campo della prevenzione di tumori, agendo sul meccanismo NAD dipendente o interferendo con il meccanismo dell’AMP ciclico(1,2,3,4)
Recentemente è stato portato alla luce un nuovo potenziale meccanismo d’azione sempre collegato all’effetto anticancerogeno di tale molecola: l’inibizione dell’mTOR ( Mammalian target of riphampicine); tale complesso molecolare, regola infatti in positivo il processo di crescita cellulare: in altre parole, quindi, permette la crescita cellulare e la proliferazione di quest’ultime..fa da se che se inibito risulta essere un potente fattore nella prevenzione di tumori.
Meilian Li u et al(5) spiegano quest’effetto del resveratrolo nei fibroblasti attraverso un meccanismo indipendente dal sirt1; somministrando resveratrolo a questo tipo di cellule, veniva drammaticamente inibita l’akt insulino- dipendente, l’s6 chinasi e la fosforilazione della proteina 4E-BP1 ma con un piccolo effetto sulla fosforilazione della tirosina del recettore dell’insulina e sull’attivazione del pathway p44/42MAPK. Il resveratrolo, quindi, aveva bloccato Mtor e la fosforilazione dell’S6 chinasi anche nei fibroblasti dei topi carenti nella proteina TSC1/2, suggerendo un meccanismo d’azione a valle della TSC1/2. Sembrerebbe che, alla base di tutto, questo polifenolo agisca aumentando l’ accoppiamento dell’Mtor con il suo inibitore, il DEPTOR.
Dopo questa introduzione, è il caso di approfondire quale possa essere il meccanismo d’azione dell’mTOR, o meglio, come questo influenza la crescita muscolare e quello che è il suo ruolo nell’allenamento contro resistenza. Il meccanismo viene cosi brillantemente riassunto da questo grafico (Biochim Biophys Acta. 2009 May;1793(5):755-63. Epub 2009 Jan 3. Beta-hydroxy-beta-methylbutyrate (HMB) stimulates myogenic cell proliferation, differentiation and survival via the MAPK/ERK and PI3K/Akt pathways. Kornasio R, Riederer I, Butler-Browne G, Mouly V, Uni Z, Halevy O.
Descrivendolo a parole semplici, quindi, affinché ci sia crescita muscolare sarà necessario uno starter ( ovvero lo stimolo meccanico, l’allenamento in se), una sufficiente quantità di nutrienti forniti nel post allenamento (carboidrati per stimolare la produzione d’insulina e proteine per fornire substrati) che, se combinati, stimolano l’attivazione dell’mTOR e quindi, nel complesso la crescita muscolare (in altre parole, ancora, allenamento duro e somministrazioni di nutrienti al momento giusto!);questo rappresenta il “cocktail”di base a cui possiamo aggiungere creatina, glutammina,HMB e quant’altro per massimizzare tale crescita.Tornando però all’origine del ragionamento, visto il ruolo dell’Mtor nell’anabolismo, una domanda sorge spontanea: può il resveratrolo interferire con la crescita muscolare se somministrato dopo allenamento?
La risposta è: non si sa, o meglio, non ne abbiamo prove sugli uomini la cui fisiologia e biochimica differisce notevolmente da cellule isolate, seppur muscolari, di topi.
Tenendo presente inoltre che non tutto il resveratrolo ingerito potrà essere assorbito e assimilato, che la sua farmacodinamica è molto complessa, Il consiglio è, senza ovviamente demonizzare una molecola cosi importante, quello di integrare tale sostanza almeno un paio d’ore dopo l’allenamento per non andare incontro anche a minimi effetti su quella che è la sintesi proteica ottenendo il massimo dei vantaggi dall’allenamento con i pesi..insomma nel dubbio, visto un possibile meccanismo d’azione, meglio aspettare per essere sicuri!
E’ possibile altresi estendere questo ragionamento a tutti gli antiossidanti presenti in natura, la cui assunzione non sembrerebbe consigliabile nei pressi dell’allenamento.
Una metanalisi publicata su Free Radical Biologyand medicine 44(2008) ci suggerisce come l’uso di tali molecole (vit c, vitamina E, flavonoidi) possa ridurre la risposta del corpo all’allenamento, in altre parole evitare che si attivino i nostri sistemi di difesa riducendo l’adattamento all’allenamento.
Di recente interesse risulta anche l’ossido nitrico e derivati; tale molecola infatti
¢ Aumenta l’uptake di glucosio in corso di esercizio;
¢ gioca un ruolo fondamentale nella performance e nella contrazione muscolare in genere:
¢ Regola la respirazione tessutale;
¢ Sembra essere in grado di ridurre il senso di fatica attraverso vari meccanismi;
¢ Da alcuni studi è emerso come l’ossido nitrico possa funzionare da accettore di elettroni teoricamente rimpiazzando l’ossigeno nella respirazione e riducendo la produzione di acido lattico;
¢ Pare che la somministrazione cronica di NO sia coinvolta anche nella genesi di nuovi mitocondri (4);
¢ È stato evidenziato come l’ossido nitrico possa rendere più efficiente il processo di fosforilazione ossidativa ;
¢ Almeno in vitro sembra essere in grado di opporsi all’ossidazione tiolica rimuovendo l’anione superossido prodotto nella contrazione;
Alla luce di quanto detto sembra che questo radicale libero sia alla base della contrazione muscolare, inibirlo con un antiossidante non avrebbe senso prima della attività fisica.. il consiglio pratico quindi risulta quello di evitare di consumare integratori antiossidanti 3 ore prima e dopo la sessione, per garantire un’adeguata contrazione e un adeguata risposta muscolare; a distanza di tempo, quindi, assumere invece una buona dose di queste molecole (parliamo di integratori) aiuterà a recuperare lo sforzo, a vivere una vita sana, e duratura, chiaramente considerando una buona alimentazione di baseJ.
La conclusione di questa digressione per una vita in salute risulta più o meno sempre la stessa: se mangiamo, ci alleniamo e integriamo col cervello, non faremo un soldo di danno, senza demonizzare gli integratori che possono diventare preziosi alleati.
Bibliografia
1.Valenzano, M. M., Mistrangelo, E., Lijoi, D., Fortunato, T., Lantieri, P. B., Risso, D., Costantini, S., and Ragni, N. (2006) Eur. J. Obstet. Gynecol. Reprod. Biol. 124, 246–249
2. Kaeberlein, M., and Rabinovitch, P. S. (2006) Nature 444, 280–281
3. Zhang, J. (2006) Biochem. J. 397, 519–527
4. Kundu, J. K., and Surh, Y. J. (2004) Mutat. Res. 555, 65–80;
5. Meilian Liu, Sarah Ann Wilk‡, Anping Wang‡, Lijun Zhou‡, Rui-Hong Wang§, Wataru Ogawa¶, Chuxia Deng§, Lily Q. Dong, and Feng Liu‡* Resveratrol Inhibits mTOR Signaling by Promoting the Interaction between mTOR and DEPTOR
Dr. Alessandro Paoli, Nutrizionista, Basic Personal Trainer AltaFormazioneFitness- UsAcli/Coni
Il resveratrolo (3,5,4'-triidrossi-trans-stilbene) è un fenolo , una fitoalessina prodotta naturalmente da alcune piante, in difesa da agenti patogeni quali batteri o funghi.
Molti studi hanno evidenziato un’azione in laboratorio sia antitumorale , antinfiammatoria e di fluidificazione del sangue, che potrebbe quindi limitare l'insorgenza di placche trombotiche e, soprattutto, un ruolo antiossidante, proteggendo infatti le piante stesse dagli stress ambientali quali i raggi UV.
Di queste proprietà benefiche, tuttavia, non sono però ancora chiari tutti i meccanismi di azione. Tale molecola ampiamente diffusa nella frutta, in particolar modo in quella colorata di rosso, avrebbe anche notevoli effetti nel campo della prevenzione di tumori, agendo sul meccanismo NAD dipendente o interferendo con il meccanismo dell’AMP ciclico(1,2,3,4)
Recentemente è stato portato alla luce un nuovo potenziale meccanismo d’azione sempre collegato all’effetto anticancerogeno di tale molecola: l’inibizione dell’mTOR ( Mammalian target of riphampicine); tale complesso molecolare, regola infatti in positivo il processo di crescita cellulare: in altre parole, quindi, permette la crescita cellulare e la proliferazione di quest’ultime..fa da se che se inibito risulta essere un potente fattore nella prevenzione di tumori.
Meilian Li u et al(5) spiegano quest’effetto del resveratrolo nei fibroblasti attraverso un meccanismo indipendente dal sirt1; somministrando resveratrolo a questo tipo di cellule, veniva drammaticamente inibita l’akt insulino- dipendente, l’s6 chinasi e la fosforilazione della proteina 4E-BP1 ma con un piccolo effetto sulla fosforilazione della tirosina del recettore dell’insulina e sull’attivazione del pathway p44/42MAPK. Il resveratrolo, quindi, aveva bloccato Mtor e la fosforilazione dell’S6 chinasi anche nei fibroblasti dei topi carenti nella proteina TSC1/2, suggerendo un meccanismo d’azione a valle della TSC1/2. Sembrerebbe che, alla base di tutto, questo polifenolo agisca aumentando l’ accoppiamento dell’Mtor con il suo inibitore, il DEPTOR.
Dopo questa introduzione, è il caso di approfondire quale possa essere il meccanismo d’azione dell’mTOR, o meglio, come questo influenza la crescita muscolare e quello che è il suo ruolo nell’allenamento contro resistenza. Il meccanismo viene cosi brillantemente riassunto da questo grafico (Biochim Biophys Acta. 2009 May;1793(5):755-63. Epub 2009 Jan 3. Beta-hydroxy-beta-methylbutyrate (HMB) stimulates myogenic cell proliferation, differentiation and survival via the MAPK/ERK and PI3K/Akt pathways. Kornasio R, Riederer I, Butler-Browne G, Mouly V, Uni Z, Halevy O.
Descrivendolo a parole semplici, quindi, affinché ci sia crescita muscolare sarà necessario uno starter ( ovvero lo stimolo meccanico, l’allenamento in se), una sufficiente quantità di nutrienti forniti nel post allenamento (carboidrati per stimolare la produzione d’insulina e proteine per fornire substrati) che, se combinati, stimolano l’attivazione dell’mTOR e quindi, nel complesso la crescita muscolare (in altre parole, ancora, allenamento duro e somministrazioni di nutrienti al momento giusto!);questo rappresenta il “cocktail”di base a cui possiamo aggiungere creatina, glutammina,HMB e quant’altro per massimizzare tale crescita.Tornando però all’origine del ragionamento, visto il ruolo dell’Mtor nell’anabolismo, una domanda sorge spontanea: può il resveratrolo interferire con la crescita muscolare se somministrato dopo allenamento?
La risposta è: non si sa, o meglio, non ne abbiamo prove sugli uomini la cui fisiologia e biochimica differisce notevolmente da cellule isolate, seppur muscolari, di topi.
Tenendo presente inoltre che non tutto il resveratrolo ingerito potrà essere assorbito e assimilato, che la sua farmacodinamica è molto complessa, Il consiglio è, senza ovviamente demonizzare una molecola cosi importante, quello di integrare tale sostanza almeno un paio d’ore dopo l’allenamento per non andare incontro anche a minimi effetti su quella che è la sintesi proteica ottenendo il massimo dei vantaggi dall’allenamento con i pesi..insomma nel dubbio, visto un possibile meccanismo d’azione, meglio aspettare per essere sicuri!
E’ possibile altresi estendere questo ragionamento a tutti gli antiossidanti presenti in natura, la cui assunzione non sembrerebbe consigliabile nei pressi dell’allenamento.
Una metanalisi publicata su Free Radical Biologyand medicine 44(2008) ci suggerisce come l’uso di tali molecole (vit c, vitamina E, flavonoidi) possa ridurre la risposta del corpo all’allenamento, in altre parole evitare che si attivino i nostri sistemi di difesa riducendo l’adattamento all’allenamento.
Di recente interesse risulta anche l’ossido nitrico e derivati; tale molecola infatti
¢ Aumenta l’uptake di glucosio in corso di esercizio;
¢ gioca un ruolo fondamentale nella performance e nella contrazione muscolare in genere:
¢ Regola la respirazione tessutale;
¢ Sembra essere in grado di ridurre il senso di fatica attraverso vari meccanismi;
¢ Da alcuni studi è emerso come l’ossido nitrico possa funzionare da accettore di elettroni teoricamente rimpiazzando l’ossigeno nella respirazione e riducendo la produzione di acido lattico;
¢ Pare che la somministrazione cronica di NO sia coinvolta anche nella genesi di nuovi mitocondri (4);
¢ È stato evidenziato come l’ossido nitrico possa rendere più efficiente il processo di fosforilazione ossidativa ;
¢ Almeno in vitro sembra essere in grado di opporsi all’ossidazione tiolica rimuovendo l’anione superossido prodotto nella contrazione;
Alla luce di quanto detto sembra che questo radicale libero sia alla base della contrazione muscolare, inibirlo con un antiossidante non avrebbe senso prima della attività fisica.. il consiglio pratico quindi risulta quello di evitare di consumare integratori antiossidanti 3 ore prima e dopo la sessione, per garantire un’adeguata contrazione e un adeguata risposta muscolare; a distanza di tempo, quindi, assumere invece una buona dose di queste molecole (parliamo di integratori) aiuterà a recuperare lo sforzo, a vivere una vita sana, e duratura, chiaramente considerando una buona alimentazione di baseJ.
La conclusione di questa digressione per una vita in salute risulta più o meno sempre la stessa: se mangiamo, ci alleniamo e integriamo col cervello, non faremo un soldo di danno, senza demonizzare gli integratori che possono diventare preziosi alleati.
Bibliografia
1.Valenzano, M. M., Mistrangelo, E., Lijoi, D., Fortunato, T., Lantieri, P. B., Risso, D., Costantini, S., and Ragni, N. (2006) Eur. J. Obstet. Gynecol. Reprod. Biol. 124, 246–249
2. Kaeberlein, M., and Rabinovitch, P. S. (2006) Nature 444, 280–281
3. Zhang, J. (2006) Biochem. J. 397, 519–527
4. Kundu, J. K., and Surh, Y. J. (2004) Mutat. Res. 555, 65–80;
5. Meilian Liu, Sarah Ann Wilk‡, Anping Wang‡, Lijun Zhou‡, Rui-Hong Wang§, Wataru Ogawa¶, Chuxia Deng§, Lily Q. Dong, and Feng Liu‡* Resveratrol Inhibits mTOR Signaling by Promoting the Interaction between mTOR and DEPTOR