La produzione di radicali liberi è inevitabile perché deriva dall’utilizzazione cellulare dell’ossigeno e non possiamo fare a meno di ossigeno per vivere; queste molecole instabili si legano ad altre cellule per creare un legame chimico distruggendole: se sono batteri o virus la funzione dei radicali liberi è utile, ma se questi sono prodotti in grandi quantità si legano anche ad altre cellule dell’organismo procurando effetti negativi:
- invecchiamento cutaneo (rughe, perdita elasticità)
- invecchiamento dei tessuti interni (muscoli, organi, ossa)
- arteriosclerosi (ossidazione colesterolo cattivo LDL)
- abbassamento difese immunitarie
- danni alla catena genetica del DNA.
- inquinamento atmosferico
- prodotti chimici contenuti negli alimenti
- fumo di sigaretta
- radiazioni (sole, elettrosmog, raggi x)
- stress fisico
- stress emotivo
- medicinali.
FORMAZIONE INSEGNANTI DI “HATHA YOGA”
DATE:2 e 3 gennaio 2016 - Macerata / 16 e 17 gennaio 2016 – Roma
DESCRIZIONE: Percorso formativo per insegnanti di Hatha Yoga; prevede un week end al mese di studio teorico e pratico, per 11 mesi + esame finale. E' possibile iscriversi anche in itinere, previo parere positivo da parte della responsabile didattica su requisiti di idoneità, e con un esame finale specifico differente dai corsisti che hanno frequentato tutte le lezioni.
QUOTA PARTECIPAZIONE: 11 week end + esame finale 1000,00 € ; 1 week end 80,00€ ; esame finale comprensivo iscrizione Albo Nazionale Insegnanti 120,00€ Attestato di qualifica
INFO: prof.ssa Rossana de Paolis(referente didattico nazionale)
mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Cell:3383465432
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5 e 6 dicembre 2015 – ROMA - CORSO 1°livello “ISTRUTTORE SALA PESI”
(valido per percorso Personal Trainer)
Il corso prevede dispensa, attestato partecipazione, lezioni teoria e pratica con prove
Esame di teoria (12 dicembre) se superato viene rilasciato Attestato Qualifica
Durata 16 ore
Quota partecipazione 200,00 €
DOCENTI: ANTONELLA LIZZA, PIERLUIGI MAURO, GIULIO MANCINELLI
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Gli enti associativi possono gestire un “posto di ristoro”, cioè un’attività che sia da sostegno a quella istituzionale, vale a dire un posto dove il socio possa ristorarsi dopo la pratica dell’attività fisica. Il concetto importante da capire è la natura fiscale del tipo di attività, cioè commerciale o istituzionale.
Nel Comma 5 dell’art. 148 del T.U.I.R. si evince tale disposizione “non si considerano commerciali, anche se effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici, la somministrazione di alimenti e bevande effettuata, presso le sedi in cui viene svolta l'attività istituzionale, da bar ed esercizi similari …, sempreché le predette attività siano strettamente complementari a quelle svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali e siano effettuate nei confronti degli stessi soggetti indicati nel comma 3”.
Elementi necessari per poter considerare non commerciale questa attività sono, quindi:
1. l’attività deve essere svolta presso la sede sociale dell’ente non commerciale
2. l’attività deve essere complementare alle finalità istituzionali dell’ente non commerciale
3. l’attività deve essere esclusivamente rivolta ai soci;
4. il fatto che si tratti di “somministrazione” di alimenti e bevande, e non di attività di ristorazione.